Vieste




Vieste è un gioiello sul promontorio del Gargano, nella parte nord della Puglia.
Con circa 14.000 residenti e innumerevoli ospiti nella stagione estiva, Vieste offre un mare limpido, paesaggi mozzafiato e colori indimenticabili; le vostre foto non avranno bisogno di filtri.
Grazie ai suoi 30 km di litorale, fatto di spiagge dorate, baie quasi nascoste e tratti di scogli rocciosi, che voi siate in coppia, con la famiglia o con gli amici, a Vieste potrete passare delle meravigliose giornate di mare, potrete visitare le grotte marine che arricchiscono il litorale, le vicine Isole Tremiti e tornare a casa con un’abbronzatura invidiabile.




Le grotte sono state scavate dal mare nella roccia calcarea del Gargano, che ha generato cavità e formazioni rocciose di varie forme; esse sono quindi il risultato di fenomeni carsici e dell’azione corrosiva di acqua marina e vento. I marinai locali che hanno scoperto e studiato le grotte, hanno attribuito loro nomi a partire dalle loro caratteristiche, ad esempio “grotta Sfondata”, “Dei due Occhi”, “grotta dei Pipistrelli”. Potrete visitarle tramite un bellissimo giro in barca, le guide saranno pronte a raccontarvele e farvi vivere un’esperienza unica a contatto con una natura affascinante.
La costa garganica è nota per l’unicità dei trabucchi, antiche installazioni da pesca caratterizzate da lunghi bracci in legno che sostengono una grande rete.
Costeggiando il litorale sud, prima di Pugnochiuso, potrete ammirare l’Arco di San Felice, curioso fenomeno di erosione marina, di una bellezza più unica che rara.
Vieste, però, non è solo mare e sole. Vieste è patrimonio culturale e religioso, bontà gastronomiche, pesca, agricoltura, leggenda… ma andiamo per gradi.



Vieste vecchia è custode di anni di storia, che si respira nei vicoletti e nelle scalinate arroccate nella parte alta del paese, i cui protagonisti sono la Cattedrale e il Castello.
La Cattedrale è dedicata a Maria Assunta, il suo impianto è in stile romanico pugliese, invece il campanile della chiesa, visibile da più punti della cittadina, è stato ricostruito in stile barocco dopo un crollo nel 1772. La basilica ha tre navate e mostra tracce di continui adattamenti sovrapposti nel corso dei secoli.
Ai piedi della cattedrale si trova la Porta ad Alt, caratteristica per l’arco acuto. Questa porta costituiva l’ingresso principale della città.
Lì vicino c’è la Chianca Amara, una roccia a ricordo di un tragico evento che colpì la nostra città: il corsaro saraceno Dragut fece incursione a Vieste e su quella roccia fece decapitare migliaia di viestani.
Salendo, invece, potrete visitare il Castello. L’edificio è scenografico anche grazie alla sua posizione: è stato fatto costruire da Federico II di Svevia a strapiombo sulle rocce calcaree che danno sul mare. Ha una pianta triangolare e le tre estremità del suo perimetro sono rinforzate da caratteristici bastioni a punta. La costruzione subì dei danni durante le incursioni veneziane e durante la prima guerra mondiale. È attualmente usato dalla marina militare italiana.
Tra le vie del centro storico troverete anche ristoranti e negozietti che offrono prodotti tipici e souvenir di vario genere.



E per una passeggiata fuori porta?
Vi consigliamo la Foresta Umbra, il polmone verde del Gargano; le isole Tremiti, poco lontano a nord della costa; Peschici, un borgo caratteristico a nord di Vieste; Monte S. Angelo, che ospita il santuario di S. Michele Arcangelo, divenuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco; San Giovanni Rotondo, paese d’adozione di San Pio da Pietrelcina.
Abbiamo accennato a leggende… Bene, al monolite del Pizzomunno, all’inizio della spiaggia del Castello, sono legate varie leggende. Eccone una.
C’era una volta a Vieste un pescatore alto e forte di nome Pizzomunno che s’innamorò di una ragazza incantevole, Cristalda. Pizzomunno ogni giorno usciva in mare con la sua barca e le sirene emergevano dai flutti marini per intonare dolci canti in suo onore. Le creature marine gli offrirono diverse volte l’immortalità se lui avesse accettato di diventare il loro re e amante. L’amore che il giovane provava per Cristalda, però, rendeva inutili le offerte delle sirene. Una sera, mentre i due amanti attendevano la notte sull’isolotto che si erge di fronte alla costa, le sirene per gelosia aggredirono Cristalda e la trascinarono nelle profondità del mare. Pizzomunno rincorse invano la voce dell’amata. I pescatori il giorno dopo ritrovarono il giovane pietrificato dal dolore nello scoglio bianco che porta ancora oggi il suo nome. La leggenda vuole che ogni cento anni la bella Cristalda torni dagli abissi per raggiungere il suo giovane amante e rivivere per una notte sola il loro antico amore.




Passiamo ora alla parte più golosa, la gastronomia locale. La tavola è riflesso del nostro territorio, generoso di uliveti, orti, e tanto mare con ottimo pesce. La tradizione culinaria, quindi, non può che attingere a tanta ricchezza. Prodotto principe della nostra tavola è l’olio extravergine di oliva, alimento dalle svariate proprietà nutritive, ottimo sia come condimento a crudo su vari piatti che come base per la preparazione di cibi cotti. Altri prodotti di punta della nostra terra sono i formaggi, in particolar modo il caciocavallo, ottenuto con latte di mucca podolica e il cacioricotta, ottenuto dalla capra garganica.
Tra i piatti tipici, che non potete non provare a Vieste, abbiamo le melanzane ripiene, in dialetto I marangen chjn, la zuppa di pesce, detta u ciambott, le orecchiette con le cime di rapa, i troccoli conditi in vari modi, consigliati quelli ai frutti di mare, le pettole, i pomodori secchi sott’olio, la focaccia alta con pomodorini e origano, i taralli al finocchio e al vino bianco. Tra i dolci: i k’lustr, dolci natalizi fritti e ricoperti di miele e mandorle; i calzungidd, dolci ripieni di pasta di ceci e cacao o di marmellata di uva; i castaggnedd, biscotti con mandorle e cacao; i mustazzul, biscotti con vino cotto e chiodi di garofano; i taradd ‘nglppet, biscotti con glassa di zucchero.





Infine qualche data da segnare:
- Il 9 maggio ricorre la festa della protettrice di Vieste, Santa Maria di Merino, la cui statua in questa giornata viene portata in processione dalla Cattedrale al santuario di Merino, a circa 7 km dal centro abitato. Tutta la giornata è scandita da momenti partecipati e sentiti, in cui la devozione per la madonna richiama migliaia di fedeli anche da lontano e il clima di festa che si respira è imparagonabile.
- Il 23 aprile si festeggia San Giorgio, il santo patrono della nostra città. Immancabile la processione, il tipico panino con la frittata e la tradizionale corsa dei cavalli sulla spiaggia del Castello.
- L’11 giugno si celebra Sant’Antonio, la cui statua è ospitata nella chiesa di San Francesco, una delle chiese più caratteristiche d’Italia, a picco sul mare.
Vi abbiamo incuriosito abbastanza? Insomma, se Vieste è definita “la perla del Gargano” ci sarà pure un motivo! E voi non potete far altro che venire a scoprirlo!